TECNICA DEI PEDALI

Per avere un sicuro punto di riferimento, quando si studia la tecnica dei pedali, porre gli indicatori alla giusta distanza e cominciare a prendere confidenza con i pedali abbassandoli e alzandoli, prima con il piede destro, poi con quello sinistro.
Stabilita la pressione da esercitare con il piede, per ottenere i vari intervalli, si potrà passare ai primi semplici esercizi per gradi congiunti. Questi esercizi, oltre ad avere delle pause intermedie per facilitare gli smorzamenti, inizialmente, dovrebbero procedere in maniera molto graduale solo per semitoni e toni ascendenti e discendenti.







In seguito si passerà ai vari intervalli e agli spostamenti da un timpano all'altro (pp. 71-77 metodo “Timpani”).

Per eliminare, o attenuare, l'effetto di glissando tra una nota e l'altra è indispensabile acquisire un adeguato sincronismo tra percussione e spostamento del pedale, smorzando dolcemente le vibrazioni con le dita.

Il problema dello sgradevole effetto di glissando, nelle esecuzioni di brani melodici, non è facile da risolvere. L'importante, però, è non avvilirsi, ai primi insuccessi, esercitandosi a fermare le vibrazioni nell'attimo di respiro esistente tra un suono e l'altro.
Se s’impugneranno le bacchette soltanto con il dito indice sarà più agevole controllare i suoni. In questo caso, dopo aver rispettato il valore di durata delle figure, si sfiorerà velocemente la pelle di quel tanto che serve per ottenere successioni di note senza lasciare alcun alone.

Un buon sistema per acquisire la sensibilità necessaria, che serve a non far sentire "rumori" indesiderati, consiste nell'imparare a percepire con i polpastrelli delle dita, poste a brevissima distanza dalla pelle, le vibrazioni. Solo quando si avvertirà sotto alle dita il caratteristico "formicolio" da vibrazione si spingerà a fondo per fermare l'alone che resta.
In questo modo s’imparerà anche la tecnica degli smorzamenti nel modo giusto e si eviteranno i fastidiosi, e inopportuni, effetti di percussione delle mani sulle pelli.