1. Chiunque può produrre degli effetti sonori percuotendo un qualsiasi strumento a percussione, ma solo un tocco esperto potrà elevare tali effetti al rango di suoni.
2. La vera musica non è quella che suoniamo e sentiamo noi, ma quella che giunge allorecchio di chi ascolta.
3. Spesso le innovazioni tecniche, adottate da un virtuoso dello strumento, possono essere utilizzate dai comuni esecutori soltanto con adeguati correttivi.
4. Bisogna imparare a "parlare musicalmente" dando ai vari frammenti, che compongono il discorso musicale, il giusto rilievo. Un forte non può essere ritenuto un suono violento e legnoso, mentre un pianissimo non deve essere considerato soltanto un suono che si sente meno degli altri.
5. Non esagerare col metronomo! Ogni musicista ha bisogno di trovare dentro di sé il vero ritmo, quel ritmo naturale umanizzato che permette a tutti di andare a tempo respirando.
6. Suonare in modo corretto, uno strumento come la marimba, è una questione di geometria: se si utilizzano le linee più brevi (evitando spostamenti e inutili ritorni sulle note da risuonare) si riuscirà ad ottenere una buona tecnica anche alle alte velocità.
7. Un esercizio tecnico non deve servire soltanto a sciogliere le articolazioni, ma essere: graduale (ovvero con difficoltà di poco superiori alle basi tecniche già assimilate), gradevole, per formare lorecchio musicale, ritmico per rafforzare il senso della quadratura, essenziale, per dare i massimi benefici nel minor tempo possibile.
8. Suonare rilassati non significa restare in uno stato di distensione totale perché, in tal modo, non si avvertirebbero con la necessaria intensità le pulsazioni ritmiche. Il giusto equilibrio consiste in una sorta di rilassamento vigile e controllato, che si può ottenere con una leggerissima contrazione, limitando il rilassamento vero e proprio soltanto alle articolazioni che muovono le bacchette.
9. Come il violinista con l'arco ed il pianista con le dita, anche il percussionista, controllando il gesto, larticolazione e il peso può e deve ottenere, con le bacchette, tutte le sfumature dinamiche e i vari effetti espressivi come lo staccato e il legato.
10. Qualsiasi innovazione tecnica va considerata alla stregua di una nuova medicina: non può essere utilizzata senza una preventiva e positiva sperimentazione
11. Bisogna sempre partire dalle radici della musica, dalla storia e dalle regole per avere una base su cui impostare, se è il caso, la propria rivoluzione culturale e strumentale.
12. Non limitarsi soltanto a leggere quello che ha scritto lautore. Ogni modello musicale richiede uno stile di esecuzione che bisognerebbe apprendere sempre alla fonte. Conoscere la matrice originaria, ed il messaggio culturale ad essa collegata, significa evitare il pericolo di eventuali mistificazioni.
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